La Corte di Appello conferma il risarcimento stabilito con la sentenza del Tribunale di Bologna dovuto a seguito della morte procuratasi da un detenuto con la motivazione dei “danni esistenziali e morali” subiti dalla madre del giovane deceduto.
Il Ministero della Giustizia dovrà pagare alla madre del detenuto franco-tunisino 100 mila euro di risarcimento poiché lo stesso è stato rinvenuto morto nel carcere della Dozza di Bologna, impiccato con la giacca del pigiama alla maniglia del bagno della cella di isolamento in cui era stato rinchiuso in seguito ad una zuffa con altri detenuti.
L’amministrazione penitenziaria ha presentato ricorso alla Corte di Cassazione.